WILDCATS F.B.C. per aspera ad astra
In principio era il marzo 2008…al termine di infuocate proteste e polemiche in seno alla Lega A, si decideva di escludere il mio team dai playoff e di procedere alla tante volte minacciata ma mai eseguita ESPULSIONE dei Wildcats F.B.C. dalla Lega per l’anno in corso.
Grazie all’azione di “disturbo” da sempre portata avanti in seno alla Lega e soprattutto alle parole forse un po’ troppo pesanti da me spese nell’occasione, i Wildcats si erano meritati “a furor di popolo” il pubblico linciaggio e l’ineluttabile mannaia dell’espulsione.
Forse da allora la dea bendata ha ricominciato a guardare dalla mia parte…o forse è nel DNA dei grandi passare attraverso la gogna per poi raggiungere il trionfo. Veniamo al principio di maggio di quest’anno e, un solo anno dopo il fattaccio, ci siamo ritrovati i tanto vituperati Wildcats…CAMPIONI!!!
Cosa è successo in questi 12 mesi? Esclusa a priori l’idea di disimpegnarsi o rimuginare contro questo o quello, ho guardato ai sette anni trascorsi insieme a voi in questo gioco e allo spirito comunque sportivo e competitivo che mi ha sempre animato, treaendone 2 conclusioni:
1- che mi sentivo in dovere di proporre qualcosa per cercare di migliorare le regole alla base del ns. torneo.
2- che alla mia squadra mancava un risultato di successo, un’importante e meritata vittoria che ne risollevasse lo spirito e l’immagine.
Sin da settembre ho cominciato a muovermi per proporre modifiche al regolamento interno, con le solite difficoltà, ma devo dire anke con l’incoraggiante conferma di non avere davanti un muro di gomma, ma sempre i soliti amici con cui poter almeno discuterne.
Contemporaneamente, continuava il mio personalissimo scouting dei giocatori attraverso internet, con alcune delle intuizioni positive, che avrebbero poi portato al trionfo finale, che prendevano forma. Esempio: Ibrahim Jaaber. Ricordo quanto ridevano le mie interiora quando al mercato iniziale lo portai via per 8 (dicesi OTTO) crediti, mentre il presunto golden-boy Jennings veniva acquisito per 92.
Poi, memore del passato trionfo in coppa Korac, una ritrovata fiducia verso il settore guardie mi ha spinto ad arricchirlo il più possibile, con un altro paio di “perle” pescate nelle squadre minori: Guillermo Diaz , Ramel Curry e il mitico Andre Collins, il cui non-taglio durante l’anno si è poi rivelato una mossa vincente.
Nel frattempo le regole del mercato venivano modificate, accettando da parte di tutti alcune delle mie proposte, salvo poi subire una ulteriore modifica a campionato in corso (attraverso votazione di stampo bulgaro, molto ancièn regime…) foriera di ulteriori inevitabili polemiche, ma almeno un segnale positivo di cambiamento possibile e condiviso nello spirito del gioco.
Arriviamo poi alla primavera di quest’anno e al glorioso finale di stagione, iniziato con un'altra felice intuizione: lo scambio Hawkins-Papadopulos, con il quale la “cortezza” del settore lunghi veniva inizialmente attenuata, per poi fare del centrone greco un autentico baluardo della squadra durante i playoff, dopo l’improvvisa dipartita del mercenario Pasco.
La dea bendata benevola si è poi vista grazie alla strana forma che hanno assunto i playoff, con un recupero ritardato di un match che ha sancito la mia vittoria finale. Già acquisiti punteggi “monstre” in una possibile serie finale, la mediocre prestazione dell’avversario Langford mi ha permesso di superare i sempre arcigni ForCine e ha dato il via ai festeggiamenti…una finale vinta con rispettivamente 49 e 48 punti di scarto, 5 gare di playoff condotte con una media di 104,8 punti…il primo titolo della storia della franchigia che assume la forma di un trionfo assoluto!
Grande soddisfazione! Ed anche una bella ricompensa per me è stato ricevere i messaggi di stima e congratulazione da parte di alcuni di voi dopo la vittoria.
Riassumendo, una piccola dimostrazione dell’antico detto latino “per aspera ad astra”.
Una piccola grande storia, in mezzo a quasi 20 anni di questo nostro fanta-gioco, che meritava di essere raccontata.
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